Sakè, ovvero la metamorfosi di un chicco di riso tra mito e arte millenaria. Arriva la storia a Milano, la storia di una delle più antiche bevande al mondo, emblema di una delle nazioni più gloriose e storiche del pianeta. Il sakè, spesso erroneamente fatto rientrare nella grande famiglia dei distillati, è in realtà un prodotto ottenuto dalla fermentazione del riso, anche se, il suo processo produttivo presenta, in ogni caso, diversi punti in comune con lo stile produttivo di alcuni distillati.
Il chicco deve inizialmente superare un processo di qualità dove viene lucidato per rimuoverne la crusca, ricca di proteine e lipidi. È molto importante che in questa fase il chicco non si rompa, elemento che evidenzia la propensione alla fermentazione. Il riso, macinato e cotto per provocarne la maltazione, viene quindi ridotto a farina che successivamente viene immessa in grandi recipienti con acqua calda e lieviti selezionati che danno avvio alla fermentazione. Svolge un ruolo fondamentale l’acqua, che deve essere quanto più pura possibile e soprattutto priva di elementi ferrosi che ossidandosi darebbero origine a odori e colori sgradevoli. La massa, dopo venti giorni di fermentazione, viene torchiata ed il liquido che se ne ricava è filtrato, raffinato, pastorizzato ed imbottigliato. Le parole esperte e sapienti di Fiorenzo Detti e la presentazione, nel corso della serata, del libro “L’arte del Sakè” a cura di Toshiro Kuroda, sapranno raccontarci con dovizia di particolari, segreti e curiosità di questa bevanda dal profumo di cultura e dal gusto di leggenda.
Il chicco deve inizialmente superare un processo di qualità dove viene lucidato per rimuoverne la crusca, ricca di proteine e lipidi. È molto importante che in questa fase il chicco non si rompa, elemento che evidenzia la propensione alla fermentazione. Il riso, macinato e cotto per provocarne la maltazione, viene quindi ridotto a farina che successivamente viene immessa in grandi recipienti con acqua calda e lieviti selezionati che danno avvio alla fermentazione. Svolge un ruolo fondamentale l’acqua, che deve essere quanto più pura possibile e soprattutto priva di elementi ferrosi che ossidandosi darebbero origine a odori e colori sgradevoli. La massa, dopo venti giorni di fermentazione, viene torchiata ed il liquido che se ne ricava è filtrato, raffinato, pastorizzato ed imbottigliato. Le parole esperte e sapienti di Fiorenzo Detti e la presentazione, nel corso della serata, del libro “L’arte del Sakè” a cura di Toshiro Kuroda, sapranno raccontarci con dovizia di particolari, segreti e curiosità di questa bevanda dal profumo di cultura e dal gusto di leggenda.
Data e Luogo dell'evento:
Martedì 17 febbraio - ore 21
Hotel The Westin Palace - piazza della Repubblica, 20 – Milano
Ingresso:
30 € Soci AIS
Informazioni e prenotazioni:
AIS Milano
Tel: 0262086249
Email: eventi@aismilano.it
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